Batteria moderna

Tabita ChristianInfills Chain - Christian Tabita Drum Solo (Live, Release ...

Fin da quando aveva 11 anni si dedica agli studi musicali e presto sviluppa una forte passione per la Batteria. All’età di 14 anni viene ammesso al Liceo Musicale “A. Manzoni” di Varese dove studia contemporaneamente alla Batteria anche chitarra classica, pianoforte classico e canto moderno, superando l’esame di certificazione delle competenze per chitarra e pianoforte e diplomandosi in chitarra classica. Partecipa al concorso di musica “Città di Tradate per i giovani IX edizione” come chitarra solista e vince il secondo premio, ripartecipa poi alla XI edizione affermandosi come primo classificato.

Ha occasione fin da giovanissimo di entrare nel mondo dell’insegnamento assistendo il maestro Ferrario Andrea nelle lezioni collettive ai ragazzi della scuola media a indirizzo musicale “Dante Alighieri” di Varese.

Negli stessi anni studia Batteria con il maestro Fraimini Bruno (Orchestra La Scala di Milano, orchestra RAI, orchestra comunale di Sanremo) con il quale approfondisce i molteplici linguaggi dello strumento (Jazz, Rock, Funky, Latin).

Nel 2017 viene ammesso al Conservatorio “Franco Vittadini” di Pavia dove studia Batteria Jazz con il maestro Di Tullio Giorgio (Fusion), qui si laurea con il massimo dei voti in “Batteria e percussioni Jazz”.

Durante gli anni di formazione in Conservatorio ha occasione di partecipare a diverse importanti masterclass organizzate da musicisti di fama internazionale quali: Hector Costita Bisignani (Sergio Méndes, Lalo Schifrin, ecc…), Furio Di Castri (Chet Baker, Lee Konitz, Joe Henderson, Paolo Fresu), Joe Fonda (Anthony Braxton, Archie Shepp, Carla Bley, ecc…), Trio Corrente, Carlo Morena, Todd Sucherman (Styx).

Contemporaneamente al percorso accademico si dedica a progetti personali e nel 2012 diventa membro/fondatore del gruppo musicale Hard Rock Infills Chain, con il quale registra il singolo “Castelli di Delusioni”, brano promosso e sponsorizzato dall’etichetta discografica indipendente “Label Music” e successivamente il primo album inedito “A Day of Suffering”, promosso dall’agenzia torinese “MFM” con cui la band tutt’ora collabora.

Tutt’ora Christian sta approfondendo i molteplici linguaggi jazzistici presso il conservatorio di Como “Giuseppe Verdi” con il maestro Bagnoli Stefano (Fresu, Jannacci, ecc…) e ha intrapreso un corso di perfezionamento dei generi Pop e Rock preso il CPM Institute di Milano con il maestro Gualdi Roberto (Nek, PFM, Vecchioni, Pelù, ecc..)

La storia delle percussioni. Dai tamburi alla batteria

L’uso di strumenti a percussione accompagna l’uomo sin dalla preistoria. La famiglia degli strumenti a percussione è ritenuta infatti la famiglia più antica tra gli strumenti musicali, posta appena dopo la voce umana.

Nella storia della musica classica le percussioni hanno avuto un ruolo determinante: basta pensare al larghissimo utilizzo dei timpani nella musica barocca e successivamente nel periodo classico; o alla scoperta delle nuove sonorità nella musica del novecento, vero e proprio secolo di sviluppo di questi strumenti (complice il loro costante utilizzo nella musica contemporanea).

Un particolare set di strumenti a percussione, la batteria, ha avuto uno sviluppo proprio nella cultura jazz e popular; oggi però si tende a distinguere le figure del batterista e del percussionista. Il primo è il musicista che si occupa esclusivamente della batteria (dove gli strumenti principali sono piatti e tamburi e le altre percussioni sono di norma accessorie), mentre il secondo termine indica il musicista che si occupa in vari ambiti (es. classico, folk, latin ecc.) di suonare le percussioni singolarmente (es. timpanixilofonorullantemarimbavibrafono) o in varie combinazioni o set (diversi dalla batteria, ad esempio un set latin composto da congastimbalesbongos ecc.).

è proprio la distinzione tra queste due figure di musicista (il batterista da una parte e il percussionista dall’altra), che ci ha spinti a creare due corsi, uno di batteria e uno di percussioni seguiti da due professori che si sono specializzati in uno dei due ambiti. I corsi sono distinti ma interconnessi, per poter formare un musicista a 360°.

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